Il caso Facebook vs Apple

Le cause dello sconto tra Apple e Facebook





Di cosa si tratta?


Un argomento molto discusso in questi giorni è la rivalità che c’è tra Apple e Facebook, oggetto della scontro è stato proprio l’aggiornamento ad iOS 14.5 che Apple sta per lanciare e che prevede delle modifiche sulla Privacy.


Perché questo contrasto di pensiero?


Apple, è una nota azienda che si occupa principalmente di sviluppare telefoni, tablet e computer, mentre Facebook, un’altro grande colosso, si occupa di social network.

La domanda che sorge spontanea è quindi per quale motivo due aziende che operano in ambiti diversi siano giunti ad uno scontro.

La risposta è molto semplice, in quanto Apple con questo nuovo aggiornamento andrà a limitare le attività di profiling, andando quindi a ridurre le attività di tracking delle app e delle varie piattaforme di advertising, ed è proprio su questo che Facebook si trova ad essere in disaccordo, in quanto è attraverso il profiling che permette a Facebook di guadagnare.

E qui entra in gioco il “GDPR“ (General Data Protection Regulation” ,Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), ovvero il Regolamento Europeo 2016/679. 

In estrema sintesi, il “GDPR” chiarisce come i dati personali debbano essere trattati, incluse le modalità di raccolta, utilizzo, protezione e condivisione.

Per adeguarsi a ciò ci sarà una grande novità per quanto riguarda la privacy con IOS 14.5 perché Apple introdurrà una nuova funzione chiamata “App Tracking Transparency”. 

Ogni iphone da anni ormai possiede al suo interno un codice composto da una serie di numeri segreti che prendono il nome di “IDFA” ovvero “Identifiers for advertisers”, ed è proprio questo codice di tracciamento che aiuta le app a sapere cosa stai facendo, i tuoi gusti, il tuo comportamento, etc.


In cosa consiste?


Per fare un esempio pratico, prendiamo un utente che chiameremo user 0081, il quale ha intenzione di rilassarsi quindi cerca e scarica un app di meditazione, l’app di meditazione riesce a registrare questo numero e a cominciare a tracciarlo per conoscere le sue abitudini online, ed è proprio qui che nasce lo scontro tra Apple e Facebook. 

Le app di Facebook e tutte le altre App che sono sul telefono possiedono questo numero, e nel caso in cui ad esempio un'app di meditazione voglia far abbonare i suoi utenti ad un piano di super rilassamento potrebbe andare su Facebook e mandare una pubblicità mirata all’user 0081 in questo caso se c'è su Facebook un match con questo user, questo vedrà la pubblicità personalizzata.

C'è anche un altro modo in cui tutto questo può essere utilizzato, ovvero che app di meditazione abbia installato  “Facebook pixel”.

Il Facebook pixel è uno strumento analitico che consente di capire quali azioni eseguono le persone sul app o sito web, dando così la possibilità alle aziende che vogliono vendere un determinato bene o servizio di poter mandare annunci personalizzati ai potenziali clienti. 

Ma con l'uscita di IOS 14.5 Apple spegnerà di default il tracker e quindi quando un'azienda vorrà risalire al tuo user dovrà espressamente chiedertelo. 

Quindi se l'utente decide di non farsi tracciare dall'app, essa non traccerà il suo codice. 

E da questo momento in poi le app che tracciano i dati dovranno chiedere espressamente (attraverso pop-up) all'utente se vuole essere tracciato e dichiarare che cosa faranno con i suoi dati. 

Probabilmente molte persone attiveranno questa opzione, e ciò non piace a Facebook che ha costruito il suo business sulle pubblicità personalizzate, Infatti invece di farci pagare l'utilizzo della piattaforma, Facebook fa pagare le aziende per mostrare delle pubblicità personalizzate sulla sua piattaforma, e questi annunci sono personalizzati in base a tutto quello che Facebook conosce di noi.

Alla fine del 2020 Facebook pubblicò un articolo sul “wall street journal” dove affermò che avrebbe affrontato Apple per sostenere le piccole imprese, e che l’avrebbe denunciata all'antitrust.


Commento personale:


Io penso che questo sarà un grande problema per quei modelli di business basati sull’acquisizione di informazioni (dropshipping e simili), che hanno solo l’online per acquisire dati e vendere i loro prodotti e servizi, e vendono ad una nicchia specifica.

Ciò causerà anche un calo del “ROAS” “return on Advertising Spend”, che rappresenta il ritorno economico sulle spese pubblicitarie, perché se prima sapevo con sicurezza quanto avrei dovuto spendere per ottenere un tot di click ora con questo aggiornamento mi risulta molto più difficile e si andrà a lavorare solo su stime approssimative, e quindi ci sarà bisogno di un budget maggiore.

A non avere problemi con questo aggiornamento sono sicuramente le grandi aziende come Coca cola o Apple stessa che vendono ad un grande pubblico e non hanno un target specifico e quindi si possono permettere di spendere molti soldi sulle pubblicità online a differenza di chi ha un budget inferiore e lavora con una nicchia, e quindi ha bisogno di dati specifici per poter targetizzare il proprio pubblico.

Quindi se dovessi dire se sono pro o contro a questo aggiornamento, direi che sono assolutamento contro perché si andrà ad avvantaggiare le grandi aziende e penalizzare le piccole medie imprese.



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